SOSTANZE STUPEFFACENTI
Approfondimenti sulle principali sostanze stupefacenti e sui loro effetti sull'organismo:
ALCOOL
Alcol e società
Le conseguenze che derivano dal consumo di alcol hanno ampie ripercussioni sociali sia rispetto al nucleo familiare vicino al consumatore, sia rispetto alla società. I problemi correlati alla famiglia e all’ambiente lavorativo, gli incidenti stradali, la violenza domestica, rappresentano solo alcuni esempi. Questi eventi hanno risvolti di tipo economico, riducono la produttività, richiedono un investimento di risorse da parte di numerose strutture pubbliche, ad esempio il sistema sanitario e quello giudiziario. Questo paragrafo propone alcune riflessioni su alcune tematiche specifiche.
La famiglia e l'alcol
La sofferenza derivante dai problemi legati all'alcol comporta un'alterazione della comunicazione e delle modalità relazionali all'interno della famiglia stessa, nei confronti sia del partner, sia dei figli. Per i giovani la famiglia rappresenta l’ambiente di socializzazione primaria, l'individuo si forma facendo riferimento alle figure parentali presenti secondo forme di comunicazione che sono determinanti per il processo di crescita. I problemi alcolcorrelati incidono negativamente sulle modalità relazionali e sulla comunicazione, rendendola difficile o interrompendola totalmente.
È molto importante che in famiglia ci sia da parte dei genitori, al di là delle parole, un "esempio educativo" contrario all’uso di alcol e sostanze psicoattive.
L'abitudine al consumo di bevande alcoliche da parte dei genitori influenza il comportamento dei figli.
Con l’obiettivo di fornire informazioni dettagliate sul consumo di alcol in Italia, riferite alla popolazione di 11 anni e più, l’Istat rende disponibili i dati rilevati tramite l’indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana’ condotta nel 2019 su un campione di circa 24 mila famiglie. L’indagine è stata condotta con tecnica mista sequenziale CAWI/CAPI-PAPI.
Nel 2019 il 66,8% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno, percentuale stabile rispetto al 2018. La percentuale dei consumatori giornalieri di bevande alcoliche è pari al 20,2%, in diminuzione rispetto a quanto osservato dieci anni prima (27% nel 2009). In aumento la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 41,5% del 2009 al 46,6% del 2019) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 25,5% del 2009 al 30,6% del 2019).
(Fonte ISTAT)
Piano d’Azione Globale sull’Alcol
In seguito all’approvazione del documento “Draft action plan (2022–2030) to effectively implement the global strategy to reduce the harmful use of alcohol as a public health priority” a maggio 2022 da parte dell’Assemblea Mondiale della Sanità, lo scorso 20 giugno 2024 è stato pubblicato il Piano d’Azione Globale sull’Alcol (Global Alcohol Action Plan) 2022-2030 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), approvato dagli Stati membri dell’OMS, che mira a ridurre il consumo dannoso di alcol attraverso strategie efficaci e basate sull’evidenza a livello nazionale, regionale e globale.
La pubblicazione del Piano è il prodotto finale di riunioni di esperti, iniziate nel 2019, per la discussione dei contenuti del documento, di drafting sviluppati dagli Stati membri in riunione specifiche del Comitato di coordinamento OMS e di consultazioni online aperte agli Stati membri, all’Organizzazioni delle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni internazionali e stakeholder. Alla stesura del Piano ha collaborato come rappresentante governativo di nomina il Direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Il Piano d’Azione sull’Alcol 2022-2030 è parte della più ampia strategia mondiale di lotta alle malattie cronico-degenerative, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) dell’Agenda 2030 della Nazioni Unite, in particolare con l’obiettivo SDG 3.5 che prevede la riduzione del 10% del consumo rischioso e dannoso di alcol entro il 2025.
(Fonte Istituto Superiore Sanità)
Cannabis - Marijuana -Hashish
La cannabis è un prodotto naturale, il cui ingrediente psicoattivo principale è il tetraidrocannabinolo. La pianta della cannabis è ampiamente diffusa e cresce nelle zone temperate e tropicali. Insieme a tabacco, alcol e caffeina è una delle droghe più consumate al mondo, viene usata come droga ed è fonte di fibra dai tempi antichi. In molti Paesi l’erba e la resina di cannabis sono conosciute a livello formale rispettivamente come marijuana ed hashish (o soltanto hash).
Effetti psicoattivi
La farmacologia della cannabis è complicata dalla presenza di una vasta gamma di cannabinoidi. A piccole dosi la cannabis produce euforia, solleva dall’ansia, ha effetto sedativo e dà stordimento
Le rotte della Marijuana
Il traffico della marijuana si sviluppa principalmente su tre direttrici ed in particolare:
-dal Messico, verso Stati Uniti e Canada;
-dal nord Africa, tramite la Spagna verso i mercati di consumo europei;
–dall’Albania, attraverso il Mar Adriatico, verso l’Italia e gli altri mercati continentali.
-dal Messico, verso Stati Uniti e Canada;
-dal nord Africa, tramite la Spagna verso i mercati di consumo europei;
–dall’Albania, attraverso il Mar Adriatico, verso l’Italia e gli altri mercati continentali.
Sono segnalate produzioni rilevanti in:
-Messico e Stati Uniti che interessano prevalentemente il mercato Nord americano;
-Paraguay, che interessa tutto il mercato Sud americano.
-Messico e Stati Uniti che interessano prevalentemente il mercato Nord americano;
-Paraguay, che interessa tutto il mercato Sud americano.
(Fonte Direzione centraleper i servizi antidroga)